PRODUZIONE ARTISTICA ED ESECUTIVA: Uscitanord
MUSICA E TESTI: Marco Belisario e Marcello Malatesta
ARRANGIAMENTI: Uscitanord
ANNO: 2002
E’ IL PRIMO ALBUM… Un’autoproduzione di storie vissute e raccontate attraverso la pratica dell’autoironia dove la passione per il jazz, i versi particolarmente ispirati e la riscoperta del suono caldo degli strumenti acustici, avvicinano la band a uno stile che si insinua timidamente nel genere della canzone d’autore.
PREGHIERA
(M.Belisario, M.Malatesta)
Passo dopo passo con tono dimesso
mi lascio riflettere i raggi del sole su questa bella faccia
e come un serpente io sto quasi cambiando pelle
son cotto e cerco un’ombra………cerco un’ombra che non sia la mia
Soddisfami questa gola e staccami…
queste labbra bagnale………………
con qualche goccia del tuo umore
va va va………….mh mh mh……………
Cronica stanchezza la mia vera debolezza
raggiungo solo nel sonno il mio unico stato di ebbrezza
sto bruciando al pensiero di avere questa breve vita sospesa…
nelle viscere di una cantina con un misero sorso di rosa…
Spegnimi come un incendio e salvami…
da questo inferno dissetami…
con un rosso che mi renda immortale
va va va………..mh mh mh……………
Ascolta Signore questo vile peccatore
ti chiedo per quanto tempo ancora devo fermarmi a pregare
per anni per mesi o per ore non lasciarmi da solo a soffrire
mandami almeno una lacrima della tua annata migliore
Soddisfami questa gola e staccami…
queste labbra bagnale……………
con qualche goccia del tuo umore
spegnimi come un incendio e salvami…
da questo inferno dissetami…
con un rosso che mi renda immortale
FUORI ROTTA
(M.Belisario, M.Malatesta)
Siamo fuori con la nave fuori rotta
con la bussola già quasi distrutta
non sappiamo più se piangere
godere o fermare il tempo in una pausa……per pensare
mentre cerchiamo di trovare qualche spunto
una idea che ci dia la soluzione
butteremo alcune cose a questo mare
che la calma come noi l’ha persa per subire
fuori, siamo sempre soli, fuori sempre soli
siamo soli fuori, sempre fuori siamo soli
siamo fuori…
butteremo via tutti i pensieri
soprattutto se ci fanno stare male
preferiamo conservare volentieri
solo quelli a mero sfondo sessuale
siamo fuori, siamo soli alla deriva
trascinati dalle umide correnti
contagiati da una crisi collettiva
nel cercare finalmente un Paradiso senza santi
fuori, siamo sempre soli, fuori sempre soli
siamo soli fuori, sempre fuori siamo soli
fuori tempo…
ma c’è un sospetto che ci prende lentamente
come una colonna sonora decadente
come un timore che fuori da questo mare
si esce solo se si è pronti a farsi raccomandare
ma se fosse vero l’ultimo verdetto
condannati ad incagliarci in una secca
preferiamo con tutto il rispetto
tenervi in culo così
restando fuori rotta…
PARLAMI
(M.Belisario, M.Malatesta)
E meno male che siamo entrati nell’era telematica
mentre io sto perdendo la mia vecchia abitudine di comunicare
probabilmente sono distratto dalla musica senza parole
non capisco, comunque rischio, sono pronto a ballare…
il tempo non rallenta più la sua corsa ma…oggi è un fatto normale
è come se avessi un microchip nella testa che non mi lascia fermare
ho ancora in sospeso un conto con il mio ultimo “attrezzo infernale”
praticamente un conflitto di interessi di natura virtuale…
ma tu…mandami un fax (o una e-mail)
mandami una fax (o una e-mail)
tu mandami un fax (o una e-mail)
parlami…
qualche volta vorrei mandarti una serie di messaggi carini
ogni volta la linea sparisce e allora ti ricopro di urbane espressioni…
qualche volta, dal mio punto di vista, ti preferirei senza freni…
ogni volta mi ricordi che in fondo sono nelle tue mani…
almeno…mandami un fax (o una e-mail)
mandami un fax (o una e-mail)
tu mandami un fax (o una e-mail)
parlami…
e meno male che siamo entrati nell’era telematica
mentre ho perso ogni speranza per comunicare con te ma…
se vuoi…mandami un fax (o una e-mail)
mandami un fax (o una e-mail)
tu mandami un fax (o una e-mail)
parlami…
DI NUOVO ADDIO
(M.Belisario, M.Malatesta)
di nuovo addio…speriamo che sia vero perchè
non riesco più a dormire, smetterò pure di bere
di nuovo addio…anche stasera io spegnerò
ancora qualche luce nel buio dei filtri alla brace
mentre friggo i miei problemi sul falò
se te andrai non respirerò…
io non vorrei ma se è questo che vuoi
lasciami almeno una possibilità
una bionda…non va mai via così
di nuovo addio…speriamo che sia vero perché
non voglio più ferirti ma solo consumarti…
ogni grammo del tuo condensato amor…
…………………………………………………
se te ne andrai non respirerò…
io non vorrei ma se è questo che vuoi
lasciami almeno una possibilità
una bionda…non va mai via così
di nuovo addio…………………………………
ULTIMO BLUES
(M.Belisario, M.Malatesta)
ho scritto un blues per un sestetto
di numeri buoni da poter giocare al superenalotto
voglio centrarlo anche perché
potrei vincere cento milioni solo per me
novanta motivi mi fanno sperare
di migliorare presente, futuro e qualcosa di più
voglio cambiare donna, cucina, salotto e bidè…oh yeah
io la mattina voglio svegliarmi
senza il pensiero di ritrovarmi a testa in giù
e per mantenere il giusto tenore sempre su
mi sparo un blues…
mercoledì, giorno perfetto
per festeggiare una bella estrazione alle venti e 38…
mi prendo un succo e trenta cachet
cento milioni danno alla testa pure ad un Re…
io la mattina voglio svegliarmi
senza il pensiero di ritrovarmi a testa in giù
e per mantenere il giusto tenore sempre su
mi sparo un blues…
io non ho vinto…al superenalotto
non ho vinto e per giunta ho svuotato anche il libretto
non mi rimane altro
che fare il tentativo di spararmi ora
un ultimo blues…
LA VOCE DI MAMMA’
(M.Belisario, M.Malatesta)
vorrei scoprire un posto nuovo dentro casa un angolo tranquillo
al riparo da mia madre e la sua scopa
che non mi lascia riposare
guardo la mia sveglia da sotto le coperte ed è già ora di pranzo
odori da soggiorno alla cucina datemi un’aspirina…
televisione sempre in funzione, il giorno non mi sento un leone
mio fratello già in piedi mi rompe ho la testa come un pallone
“Rex” quel bastardo mi tira le coperte e mi butta giù dal letto
il postino suona sempre…sbagliando momento
meglio fuggire nel bagno che arriva mammà con il solito ritornello…
“Svegliati!! Alzati!!
sei sempre con la testa tra le nuvole,
non fai altro che dormire, rifatti almeno il letto
puzzi di fumo, Vergognati!!
Muoviti!! Sbattiti!!
trovati un lavoro serio e utile
non puoi mangiare sempre alle spalle di papà
pè campà te lo devi guadagnà”
neanche lo specchio mi rende giustizia e penso che non c’è niente da fare
studio un nuovo look per questa sera in riva al mare
ma mentre mi guardo capisco che non mi passa più
la sento di là la voce di mammà con un nuovo ritornello…
“Ahi Ahi Ahi!! Povero te!!
perdi ancora tempo con le favole
un esame di coscienza non ti farà male
stai diventando insopportabile…
Guardati!! specchiati!!
non sei più nemmeno così giovane…
hai una faccia da paura come tanti amici tuoi
cambia testa o te ne pentirai…”
il pomeriggio è lungo per chi non ha mai niente da fare
figuriamoci per uno come me che non ho neanche le cartine
ma meno male che di mano son veloce…
ho messo in tasca un pò di moneta corrente
stasera offro io anzi no meglio il pieno di benzina
sono pronto come sempre ad affrontare
un cocktail e qualche avventura
non sarò certamente da solo e questo mi consola
ma se devo essere sincero, è un miracolo se dura
ho un presentimento strano, è un dubbio immane
c’è sempre lei che mi assale
urlandomi gli stessi ritornelli…
L’INSODDIS…FATTO
(M.Belisario, M.Malatesta)
stress, stress, paranoia delle otto
1 caffè 2 caffè anzi no, meglio 3
4 minuti per capire che sono sveglio e devo andare
sigarette, radio, canzoni e quotidiani
10 semafori rossi, 1 verde
tangenziali, direttrici, 1000 facce da sfigati
banca, posta, poste, banche
1, 2, 3, 4, 100.000 file
ho perso tempo e ora che ci penso
anche i soldi per pagare…
che noia questo mestiere
ballo da solo al ritmo nuovo di dare e avere
sognavo giorni e notti piene di note
e adesso io le ho qui
tutte qui si ma note contabili…
primo pomeriggio sono a metà strada
ancora qualche ora, maledetta busta paga
commissioni conto terzi, contro te
connettiamo in rete e nella rete ordiniamo
rimandiamo in rete e nella rete confermiamo
navighiamo in rete e nella rete domani cadiamo, forse
doppie partite, entrate, uscite,
registri pareggiati e bilanci registrati
fatture, prime note, quietanze, scontrini
salvo errori ed ommissioni…
che noia questo mestiere
ballo da solo al ritmo nuovo di dare e avere
sognavo giorni e notti piene di note
e adesso io le ho qui
tutte qui si ma note contabili…
fuori è già buio me ne vado a casa
signori si chiude, ci vediamo domani
la mia donna, una chitarra prego non disturbare
con la presente a voi miei cari clienti
invio Distinti Saluti, anche a quelli insolventi…
e buonanotte soprattutto ai vostri pagamenti
VINCENZO
(M.Belisario, M.Malatesta)
che tipo sei, che passo hai, giri di qua o di là
sei tanto furba e difficile, per ora posso apettar
io mi affido al mio senso, sposta pure l’accento
tanto batto sul tempo chiunque mi voglia fregar
non ti sarà mai facile a lungo resistere
mi piaci troppo e tu lo sai, per questo non dormo mai
io mi sento un pò stronzo ma mi chiamo Vincenzo
per averti m’invento tutte le storie che vuoi
e allora Vai, Vai, Vai!!! Sono una grande Star…
Vai, Vai, Vai!!! Lo credo anch’io se ci crede lei
Vago per la città ubriaco di vanità
Falso per amare, per essere un vero PlayBoy…
la “new entry” tu sarai nella speciale classifica mia
affascinante donna schianto, bomba ad orologeria
tu possiedi argomenti, quelli più interessanti…
voglio averti tra i denti, dolce boccone per me
non posso dirtelo però che dopo un poco ti mollerò
sono un artista professionista, spirito libero come Totò
non mi posso legare, prendo e lascio indolore
vivo come un giullare, solo e con spavalderia
e allora Vai, Vai, Vai!!!…………………………
non ti sarà mai facile a lungo resistere
mi piaci troppo e tu lo sai, per questo non dormo mai
io mi sento un pò stronzo ma mi chiamo Vincenzo
per averti m’invento tutte le storie che vuoi
e allora Vai, Vai, Vai!!!…………………………
LA VACANZA DEL MINCHION
(M.Belisario, M.Malatesta)
Sole sole riscaldaci ancor
che la pelle non trova calor
mira mira la gnocca senor
por non hodros sabor
devastante bellezza cammina
si sente desiderata
è un miraggio oppure sarà
la miss di un altro pianeta
Donna della mia vita tu sarai
che Dio ti benedica
e benedetta tua madre che ti creò
anch’essa bella “chica” frutto dell’amor
se il mio cuore potesse parlar
lo farebbe a 200 allora
ma con questa velocità
è più facile avere paura
per un’ora d’amore stasera
mi presento da ”macho italiano”
e se poi non funziona sarò
un vero “sfigato latino”
Donna della mia vita tu sarai
che Dio ti benedica
e benedetta tua madre che ti creò
anch’essa bella “chica” frutto dell’amor
Luna luna risplendi al calar
della sera che stenta a partir
mira e ri-mira la “gnocca” senor
por qui no habla espanol
la vacanza è finita davvero
mi sento un povero scemo
se ora penso che devo tornar
da mia moglie a Sanremo…
Donna della mia vita già tu sei
anch’io ti benedico…
e benedetta tua madre che cerco me
per darti un buon marito…
e trovò……“el minchion”
L’ANGELO E SETTEMBRE
(M.Belisario, M.Malatesta, A. Di Zio)
se aspettava ancora un po’
sarebbe di sicuro andata così
ma nel cielo di settembre
non si guarda per capire chi sei
l’albero restava fermo
mentre il vento gli parlava di lei
l’angelo non disse niente
ma ricordava chi era stato e perché
e lui d’un tratto alzò le spalle
e disse “adesso vado via da qui”
poi d’improvviso levò le spalle
e non vide altro che la sera…
se aspettava ancora un po’
sarebbe di sicuro andata così
ma nel cielo di settembre
non si guarda per capire chi sei
l’angelo non parlo mai
ma lo seguiva sempre da vicino
e la sera fu la notte, e la notte diventò mattino…
resterò vicino a te, resterò vicino se lo vorrai
resterò vicino a te, non ti lascerò mai solo vedrai
resterò vicino a te, resterò vicino se lo vorrai
resterò vicino a te, non ti lascerò mai solo vedrai
se aspettava ancora un po’
sarebbe di sicuro andata così
ma nel cielo di settembre
non si guarda per capire chi sei
e poi d’un tratto l’angelo sorrise
per un momento il vento non soffiò
intorno a me la luce era più chiara e limpida…
resterò vicino a te, resterò vicino se lo vorrai
resterò vicino a te, non ti lascerò mai solo vedrai
resterò vicino a te, resterò vicino se lo vorrai
ma nel cielo di settembre non si guarda per capire chi sei
QUANDO LA LUCE VA VIA
(M.Belisario, M.Malatesta)
quando la Luce va via
sento il rumore del giorno che muore
e allora torno a pensarti
mi manca la tua ironia
quella forza che hai
di dimenticare il male
con quel sorriso perduto mai
malinconia abbandona il suo cuore
non farla soffrire mai più
perché lei è parte di me
una parte di me
quando la Luce va via
vorrei tu fossi accanto a me